Una medicina su misura per il paziente: questo l’obiettivo della “medicina di precisione”, nata per prevenire o scoprire quanto più precocemente ogni malattia e fornire i mezzi più adeguati a curarla in base ai bisogni e alle caratteristiche del paziente.
Francis Collins, direttore dei National Institutes of Health, ha definito la medicina di precisione come “quell’insieme di strategie di prevenzione e trattamento che tengono conto della variabilità individuale”.
Ad avviare il percorso verso questo nuovo approccio sono state senza dubbio le rivoluzioni scientifiche e tecnologiche: in primo luogo la scoperta degli anticorpi monoclonali, così come la rivoluzione della genomica e delle tecnologie a essa collegate, che permettono di analizzare il patrimonio genetico individuale.
In oncologia la medicina di precisione ha già portato ad alcune terapie spesso risolutive, così come significativi risultati nel campo dell’asma bronchiale, della psoriasi e delle malattie neurologiche.
La sfida attuale è quella di formare una nuova generazione di medici e ricercatori che sappiano guidare questa trasformazione e conoscano le più innovative tecnologie diagnostiche disponibili, con l’obiettivo di identificare percorsi terapeutici peculiari e incentivare lo sviluppo di studi clinici su sottogruppi specifici di pazienti.
Diventa inoltre fondamentale un approccio multidisciplinare integrato, comprensivo di tutti gli specialisti coinvolti nell’iter diagnostico e terapeutico con l’obiettivo di ottimizzare la personalizzazione del percorso di cure.