Le sfide che i leader contemporanei devono affrontare tendono ad essere identificate soprattutto con questioni come la digital transformation, la governance inclusiva, la crescita globale, la finanza, l’identità sempre più minacciata dalla migrazione di popoli, l’abbattimento dei muri sia a livello individuale che sociale, politico, comunitario.
In questo scenario, la nostra Alessandra Lomonaco propone un punto di vista interessante, che va nella direzione della responsabilizzazione individuale e collettiva.
“E’ finita l’epoca del singolo uomo al comando, pertanto è responsabilità di ognuno di noi pensare, decidere, progettare e realizzare il meglio per la comunità in cui viviamo, sia questa la famiglia, il posto di lavoro, più in generale, il nostro sistema di relazioni” sostiene Alessandra.
Secondo questa concezione, l’unica strada verso il miglioramento della qualità della vita è agire nel rispetto e per il bene non solo proprio, ma di tutta la collettività, superando visioni egoistiche ed opportunistiche.
Un punto di vista, questo, applicabile a ciascun contesto personale e professionale e che può risultare a maggior ragione prezioso per coloro che operano in settori come quello del pharma che implicano intrinsecamente un’attenzione e una responsabilità verso l’essere umano e, dunque, verso la collettività.
Il vero leader non è colui che si lamenta delle cose non funzionano, ma colui che fa, che agisce per migliorare la realtà.