“Non si finisce mai di imparare… Gli esami non finiscono mai…”
I detti popolari celano sempre molta verità: mai come in questa epoca, attraversata da grandi trasformazioni soprattutto tecnologiche, l’apprendimento ha assunto un’importanza fondamentale e deve essere una risorsa sulla quale investire in modo costante nell’arco della vita.
Secondo la nostra Alessandra Lomonaco, il concetto di “lifelong learning” (o apprendimento permanente) è un concetto rivoluzionario: supera il modello di formazione classico, basato sull’istruzione da docente a discente, che inizia in età scolare e termina con un diploma, e si trasforma da processo top-down a circolare, che comincia alla nascita e termina con la morte della persona.
E’ evidente che, soprattutto in ambito lavorativo, l’apprendimento diventa cruciale e urgente tanto quanto sono rapidi e profondi i cambiamenti determinati dalla digitalizzazione delle aziende e dai processi tecnologici che impattano la nostra quotidianità.
Basti pensare, ad esempio, all’impatto delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale e all’automazione, presenti in oggetti e in processi di uso quotidiano come gli assistenti virtuali, i pagamenti automatizzati nei supermercati o le auto senza conducente.
Qual è quindi il nuovo modello formativo del quale abbiamo bisogno, tenendo conto dell’influenza delle nuove tecnologie sul mondo attuale e futuro?
Senza dubbio dobbiamo completamente ripensare il modello formativo/educativo sia nella scuola e Università sia in ambito aziendale, per imparare ad acquisire nuove abilità (“soft skills”) e nuove capacità intellettuali e per formarci per lavori che oggi ancora non esistono e non immaginiamo.