Oggi le aziende italiane si trovano ad operare in un contesto di mercato in forte cambiamento, contrassegnato dalla pervasività del digitale in tutti i settori; anche il mondo del pharma e biotech non fa eccezione. Diventa dunque sempre più impellente interrogarsi ed affrontare percorsi di rinnovamento per essere competitivi.
In questo contesto, aumenta la consapevolezza da parte delle imprese, ma anche dei lavoratori, circa il gap di competenze che li caratterizza. Nasce quindi la necessità di acquisire nuove skills per rimanere “rilevanti” nel mondo del lavoro.
I nuovi trend relativi alle competenze digitali del futuro evidenziano la necessità sempre più pressante di un mix più articolato di competenze, in cui skill di natura tecnologica sono complementari a competenze laterali o trasversali, dette anche “soft skills”, tra cui emergono il pensiero critico, la creatività, l’intelligenza emotiva, la capacità di leadership e di gestione del cambiamento.
Ma quali sono i profili che le aziende faticano maggiormente a trovare? Come cambia l’offerta delle Università alla luce del nuovo scenario che va delineandosi e quali sono le proposte di intervento per favorire una nuova cultura digitale?