Qual è l’offerta relativa al settore biotech all’interno del mondo universitario italiano? Ne ha parlato in modo approfondito al nostro Annual Summit la Professoressa Laura Cipolla, dell’Università Bicocca di Milano, che ha condotto una ricerca proprio su questo tema.
Sul territorio nazionale, ha spiegato la Professoressa, sono attivi circa 120 corsi di studio di cui 1/3 sono di primo livello. I restanti, di secondo livello, sono suddivisi in biotecnologie agrarie, biotecnologie industriali, biotecnologie veterinarie mediche e del farmaco.
Negli ultimi anni si è verificato un forte incremento del numero di studenti che hanno deciso di intraprendere questi corsi di laurea: in 5 anni si è passati da 5.000 a 9.000 immatricolati sui corsi di primo livello, mentre sui corsi di studio di secondo livello da poco più di 1.500 a quasi 3.000 studenti sui 3 settori.
E che dire rispetto agli sbocchi professionali? A 3 anni dalla laurea magistrale trovano lavoro circa l’80-85% dei laureati.
Centrale è la collaborazione tra Università e Associazioni di settore che permette di migliorare l’offerta formativa rispetto alle richieste del mondo del lavoro.
Ed è proprio la crescita professionale, in particolare manageriale, uno degli aspetti chiave della mission di Biopharma Network. Come dichiara il nostro Vicepresidente Michele Barletta, infatti: “L’Associazione collabora con istituzioni, istituti di formazione e con enti universitari nel promuovere e sviluppare la competenza manageriale dei manager di oggi, ma anche dei manager del domani, promuovendo la managerialità presso le università, in particolare di biotecnologie, farmacia, ovvero delle facoltà scientifiche”.