Coinvolgere il paziente: non più solo soggetto di cure, ma persona con una storia, desideri, emozioni e caratteristiche che vanno tenute in considerazione per offrire una cura il più possibile efficace perché “su misura”.
Un visione olistica che va nella direzione della medicina personalizzata, un concetto che ha portato alla nascita di alcune professioni sempre più richieste.
Patient experience officer, Patient engagement officer o Patient advocacy manager sono solo alcune di queste professioni e una serie di ricerche indipendenti conferma un trend in grande crescita sia nel settore farmaceutico che in quello sanitario. La richiesta di queste figure professionali è particolarmente evidente nel mondo anglosassone, ma anche in Italia comincia ad essere in crescita.
Nell’ambito dell’assistenza sanitaria, in particolare, la figura più richiesta è quella del “Patient experience officer (Pxo)” che si occupa del monitoraggio di tutti gli aspetti dell’esperienza del paziente quando entra in contatto con l’istituzione sanitaria.
Per quanto riguarda invece il settore farmaceutico, “Patient engagement officer” e “Patient advocate” (o “Patient advocacy manager”) sono le nuove figure professionali più richieste.
Sia in ambito sanitario sia Pharma, il tratto comune nonché requisito imprescindibile è quello di essere esperti in digital health. Un aspetto, quello delle skills digitali, che ha sottolineato anche BioPharma Network nell’ebook “RUOLI MANAGERIALI E COMPETENZE NELL’AZIENDA FARMACEUTICA”, rivolto ai neo-laureati in discipline scientifiche e medicina che desiderano entrare nel mondo Pharma.