In occasione della Biotech Week, il co-founder del fondo di venture capital Panakes traccia un’interessante analisi del mercato dell’innovazione in Italia. Proponiamo di seguito un breve abstract e, in calce, l’articolo integrale.
Il nostro Paese è il primo produttore farmaceutico nell’Europa Comunitaria. Nel solo 2017 ha realizzato 31,2 miliardi € di produzione farmaceutica, superando la Germania – che si colloca al secondo posto – e la Gran Bretagna che si piazza al terzo. Seguono poi Francia e Spagna. Un’industria fiorente che, in Italia, conta ben 65.400 posti di lavoro e ha raggiunto l’ammontare di 2,8 miliardi di euro in investimenti.
La Toscana risulta essere una delle regioni europee più avanzate nel settore del Life Science, in particolare nell’ambito dei vaccini, potendo contare su un mix di Università e centri di ricerca medica, grandi imprese multinazionali, tante piccole aziende caratterizzate da una forte propensione per l’innovazione.
Anche il settore del Medtech in Italia gode di ottima salute, con oltre 3.800 imprese, più di 76.000 dipendenti, un fatturato in crescita continua e un export di oltre 5 miliardi di euro.
Lo scenario cambia tuttavia quando si parla di start up. Le piccole nuove realtà innovative faticano infatti ad attrarre investimenti importanti. Nonostante da settembre 2017 ad agosto 2018 gli investimenti in startup italiane del settore Life Science evidenzino un buon trend di crescita rispetto ai 12 mesi precedenti – raggiungendo quota 128,4 milioni di euro – il confronto con altri Stati europei fa emergere la necessità di maggiori sforzi.
Basti pensare che, nel 2016, in Gran Bretagna gli investimenti in startup del Life Science ammontavano a 654 milioni, in Svizzera a 462 milioni e in Francia a 291. Oltre che nel Venture Capital, le startup italiane possono trovare un forte sostegno finanziario anche nel programma europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 e in una serie di altre iniziative mirate.
Tuttavia sarebbe necessario uno sforzo ulteriore per sostenere le start up italiane del Life Science: creare più fondi, incentivare gli investimenti in ricerca e la partecipazione di attori locali, quali gruppi farmaceutici e Medtech. E non solo.