Il processo di innovazione richiede la stretta collaborazione tra il mondo accademico, promotore della ricerca, e le imprese, responsabili dello sviluppo e della diffusione delle nuove terapie.
A questo si aggiunge il ruolo chiave delle Istituzioni, chiamate a sostenere la creazione di un ecosistema adatto all’innovazione, attraverso interventi che mirano a semplificare la burocrazia,
incentivare gli investimenti e favorire la collaborazione.*
Secondo Maria Cristina Messa – Rettore dell’Università Bicocca di Milano e Presidente e CEO di University for Innovation (U4I) – le Università possono contribuire all’innovazione aggiornando innanzitutto i piani di studio per adeguare sempre di più la formazione degli studenti ad un mondo che cambia. I curricula dei neolaureati devono essere multidisciplinari e includere competenze che vanno oltre quelle tecniche. Inoltre, sempre più spazio ai dottorati di ricerca in collaborazione con aziende: il 70% degli studenti che concludono un dottorato di ricerca trova lavoro nelle imprese del settore biofarmaceutico.
Importanti anche le collaborazioni tra atenei: un esempio di eccellenza è U4I (University4Innovation), il progetto nato da una sinergia tra Università di Milano Bicocca, Università di Bergamo e Università di Pavia, che si propone di attrarre investitori internazionali, aumentare la capacità brevettuale e di creazione di impresa dei ricercatori, creare e diffondere la cultura dell’innovazione. Si tratta del primo esempio di trasferimento tecnologico in Italia, ovvero del processo che permette la trasformazione dei risultati della ricerca biofarmaceutica in una nuova terapia o farmaco. I numeri di U4I: 41 dipartimenti coinvolti, oltre 2.000 ricercatori, più di 100 famiglie di brevetti.
L’Italia vanta alcuni esempi di eccellenza* anche nel campo delle collaborazioni tra pubblico e privato: dalla partnership tra Dompé, Università di Chieti, Università dell’Aquila, il Centro di
Eccellenza in Oftalmologia e la Regione Abruzzo è nata la prima terapia biotecnologica per il trattamento della cheratite neurotrofica; lo stabilmento Merck Serono a Bari ha sviluppato un sito di produzione all’avanguardia per i medicinali biologici grazie ad un co-finanziamento della Regione Puglia; l’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione), nato dalla partnership fra Regione Sicilia e University of Pittsburgh Medical Center, è un centro di eccellenza nel settore dei trapianti; il San Raffaele Biomedical Science Park, uno dei parchi scientifici biomedici più grandi d’Europa, supporta ricercatori e imprese grazie a formazione e programmi di collaborazione e sviluppo.