Sono oltre 3.200 le società biopharma emergenti (Ebp) attive nel 2018. Un terzo circa dei primi cento farmaci attualmente nelle classifiche di vendita mondiali sono stati creati e brevettati da queste aziende, il 42% dei nuovi lanci dello scorso anno sono prodotti sviluppati da piccole società ad alto tasso d’innovazione (rispetto al 26% del 2017). A questo si aggiunge il 22% di nuovi prodotti originati da una società Ebp e lanciati da un’altra azienda.
Il recente rapporto “Emerging biopharma’s contribution to innovation“ di Iqvia fotografa un comparto estremamente vitale e innovativo, capace di raccogliere le sfide del mercato ed investire nella crescita. La grande vivacità del settore è legata, secondo il rapporto, anche al minor tempo (-30%) necessario alle Ebp per portare un nuovo prodotto sul mercato rispetto a una azienda di dimensioni maggiori.
L’innovazione nel settore farmaceutico non riguarda più solo lo sviluppo dei farmaci innovator: le biopharma emergenti sono infatti spesso focalizzate sullo sviluppo di generici o biosimilari innovativi o sulla riformulazione di prodotti già presenti sul mercato.
Un settore quindi estremamente dinamico e con una capacità innovativa pronta a cogliere le sfide del mercato ed incorporare anche altre tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e il data analisi.